Giornaliere

26 OTTOBRE 2024
L’AQUILA CAPITALE DELLA CULTURA 2026

2024 giornaliera l'aquila capitale 2026 26 10 IN31

Quota di partecipazione € 78

La quota comprende: viaggio in bus GT, visita guidata, accompagnatore, pranzo tipico in ristorante bevande incluse, assicurazione medico bagaglio.
La quota non comprende: auricolari, ingressi, mance e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.

PROGRAMMA DI VIAGGIO

Ore 07.00 ritrovo dei partecipanti a Roma Piazzale Ostiense, sistemazione in Bus G.T. e partenza per L’Aquila.
Arrivo e visita guidata della città: L’Aquila Capitale Italiana della Cultura del 2026 ha un significato particolarmente emozionante. La città ha attraversato momenti difficili nelle diverse epoche storiche. Ma L’Aquila ha dimostrato una straordinaria resilienza e determinazione nel ricostruire il proprio tessuto sociale, culturale ed economico.
L’Aquila si conferma come una destinazione imperdibile per chiunque desideri immergersi nella storia, nella cultura e nella bellezza della natura. La sua nomina a Capitale Italiana della Cultura per il 2026 rappresenta un riconoscimento dell’importanza e del valore del suo ricco patrimonio, che attende solo di essere scoperto e apprezzato da visitatori provenienti da tutto il mondo
Si tratta sicuramente di una città molto particolare. Intanto per la sua favorevole posizione naturale: situata a circa 800 metri di altezza la città si trova al centro del medesimo altipiano, subito alle pendici del Gran Sasso d’Italia. Ovvero della cima più alta dell’appennino che, ammantata di neve per molti mesi all’anno, dona alla città un’atmosfera tipica di latitudini decisamente più settentrionali.
Poi la sua storia che ha origine circa 700 anni fa quando, secondo la leggenda, 99 castelli della conca aquilana si unirono per fondare la città. E fu una storia di successo. Tanto che per molti anni l’Aquila divenne la terza città più importante del Regno di Napoli, preceduta soltanto dalla capitale appunto e da Palermo. Ed ecco spiegata l’esistenza della magnifica fontana delle 99 cannelle.
Infine, tristemente, per il disastroso terremoto che ha duramente colpito la città nel 2009, causando enormi distruzioni e la morte di centinaia di persone. Quell’episodio ha segnato per sempre la storia del capoluogo. E ad un certo punto è sembrato quasi che fosse giunta la fine di tutto. Poi, lentamente, dopo che per anni tutto il centro storico era diventato zona rossa e di fatto impenetrabile ai più, i restauri sono cominciati e il volto della città è stato pian piano riportato alla luce. E, caso unico in Italia ma forse al mondo, è nato un “antico moderno”. Vie, vicoli, piazze e palazzi storici sono stati recuperati, ricostruiti e restaurati e l’immenso patrimonio architettonico è stato rimesso a nuovo. Pranzo tipico in ristorante. Al termine delle visite partenza per il rientro in sede.
Per motivi tecnici l’ordine delle visite potrebbe essere modificato

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